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Un Duetto Perfetto
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Un Duetto Perfetto

 

Loris e Manrico Cosso, i gemelli violinisti, dal 1985 concertino dei primi violini al Carlo Felice, si raccontano e parlano della loro compilation.

A che età vi siete resi conto delle vostre inclinazioni musicali?

«Eravamo molto piccoli», rispondono all’unisono i gemelli Cosso, che rivestono il ruolo di concertino dei primi violini nell’orchestra del Teatro del Carlo Felice di Genova.
«Ricordo» prosegue Manrico «che per il nostro compleanno una zia, commessa alla Upim, ci regalò due piccoli pianoforti a mezza coda. Avevamo sei anni: cominciammo a suonare e da allora non abbiamo più smesso».

Nelle vostra famiglia c’era qualcuno che suonava il violino?

«Il violino no, ma entrambi i nostri genitori erano appassionati di lirica. In particolare, il papà aveva studiato bel canto e, pur svolgendo un’altra attività, in gioventù aveva tenuto qualche concerto. I nomi stessi con cui ci battezzarono evocano ricordi operistici: Manrico, protagonista del Trovatore, e Loris di Fedora».

Siete gemelli monozigoti? Avete altri fratelli o sorelle?

«Sì, come si può arguire dalla somiglianza quasi assoluta, siamo stati concepiti dallo stesso ovulo materno… per il resto amiamo definirci “figli unici””. In verità abbiamo non solo gusti simili, ma condividiamo anche gli stessi hobby».

Che scuole avete frequentato per imparare a suonare?

«La nostra famiglia abitava in un piccolo paese dell’entroterra ligure e lì abbiamo frequentato le scuole sino alla terza media.
Il proprietario del bar di Isoverde, Pietro Rovati, era un suonatore di violino molto bravo che in estate teneva concerti a Saint Moritz. All’epoca noi improvvisavamo nel suo bar dei piccoli concerti suonando diversi strumenti, chitarra, batteria, per i nostri amici.
Quando si trattò di scegliere per noi un tipo di liceo, fu il signor Rovati che, trovando che avevamo talento, consigliò a nostro padre di iscriverci al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova».

Fino a che età avete studiato al Conservatorio?

«Fino a ventiquattro anni, sotto la guida del grande Maestro Renato De Barbieri, che in estate ci portava con sé al festivaldi Salisburgo dove abbiamo avuto la possibilità di frequentare il prestigioso “Mozarteum”».

Quando avete iniziato a suonare professionalmente?

«Ottenuto il diploma al Conservatorio abbiamo partecipato a vari concorsi, vincendo il primo premio a quello Internazionale di Musica da Camera a Stresa nel 1983. Da allora abbiamo svolto un’intensa attività violinistica, partecipando a Rassegne importanti come il Festival Rossini di Pesaro e i Notturni Leopardiani di Recanati. In seguito abbiamo fatto parte di numerose formazioni cameristiche come I Cameristi, il Complesso Barocco Genovese, Il Giardino Armonico. Abbiamo anche effettuato numerose registrazioni RAI».

Quali altre esperienze artistiche avete avuto?

«Nel 1980, Loris ha partecipato a Sanremo, come viola solista al melodramma-balletto Pierrot Lunaire da Schoenberg, con Rudolph Nureyev. Inoltre ha collaborato come primo violino nell’orchestra nazionale di Bordeaux. Abbiamo anche svolto attività in varie orchestre (RAI di Milano e Torino, La Fenice di Venezia, ecc.).Infine, dopo essere stati docenti di violino presso il Conservatorio A. Vivaldi, di Alessandria, dal 1985 abbiamo ricoperto stabilmente il ruolo di Concertino dei primi violini nell’orchestra del Carlo Felice di Genova, con la quale abbiamo effettuato nel 1986 una tournèe in Cina con Luciano Pavarotti. Infine nel 2008 e 2009 ci siamo esibiti nei più importanti teatri di Spagna, insieme all’organista Guido Iotti, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica».

Avete registrato qualche CD?

«Recentemente abbiamo inciso una compilation autoprodotta che comprende pezzi variegati, arrangiati da noi stessi. Nel disco si possono ascoltare brani che variano dalla musica classica più nota, alle colonne sonore di celebri film e poi valzer, musiche tzigane fino ad arrivare alla canzone genovese più rappresentata e conosciuta che è divenuta il simbolo di Genova: Ma se ghe penso».

E per chi volesse acquistarlo?

«Per ora lo vendiamo noi stessi (abbiamo un sito Internet che riporta anche la nostra e-mail manlella@alice.it), in ogni caso ci stiamo attivando per trovare una casa distributrice ed immettere questo disco al più presto sul mercato, perché ce lo hanno chiesto in molti».